VOLUME 26 - NUMBER 6-7 - 2005

Valutazione del comfort del paziente e della funzionalità di un sistema totalmente impiantabile venoso posizionato in vena safena


  • Toro A., Sofia M., Sparatore F., Lombardo R., Cordio S., Di Carlo I.
  • Clinical Case, 282-285
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  • Versione Italiana: Introduzione: La vena safena può essere utilizzata per l’inserzione del catetere di un sistema totalmente impiantabile venoso (STIV), allorquando non è possibile posizionare la camera del STIV sulla parete anteriore del torace o nel caso in cui vi è l’impossibilità ad utilizzare le vene del distretto cavale superiore. Scopo del presente lavoro è quello di stabilire, in questo caso particolare, qual è la migliore posizione della camera ai fini della funzionalità della stessa e del comfort del paziente.

    Pazienti e metodi: Sono stati analizzati in maniera retrospettiva tutti i pazienti sottoposti a posizionamento di STIV, da gennaio 1995 ad ottobre 2004, nel Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Trapianti d’Organo e Tecnologie Avanzate dell’Università degli Studi di Catania. Dei pazienti in cui lo STIV è stato posizionato in vena safena sono stati analizzati età, sesso, tipo di malattia, procedura chirurgica, complicanze precoci e tardive, la funzionalità della camera ed il comfort del paziente in relazione ai diversi siti di impianto.

    Risultati: Nel periodo considerato sono stati impiantati 447 STIV in 445 pazienti, di cui 258 maschi e 189 femmine di età compresa tra 31 e 79 anni. L’indicazione era rappresentata prevalentemente da tumori solidi. Tutti i STIV sono stati posizionati per via chirurgica, al fine di evitare le complicanze immediate dell’approccio percutaneo sia per vena giugulare che per vena succlavia. Due pazienti su 445 hanno avuto un STIV posto in vena safena. Ambedue i pazienti erano di sesso maschile, con età di 35 e 51 anni. Il paziente più giovane era affetto da sindrome mediastinica per metastasi da cancro al testicolo, mentre il secondo paziente, affetto da tumore della laringe, aveva esiti da radioterapia al torace. Il catetere è stato posizionato in entrambi in vena safena destra con tecnica chirurgica e non sono state riportate complicanze immediate a 30 giorni. Nel paziente più anziano la camera è stata posizionata sull’emiclaveare destra a livello della X costa, mentre nel paziente più giovane è stata utilizzata dapprima la fossa iliaca di destra ed in un secondo tempo la parete anterolaterale della coscia destra. Il paziente con la camera posta sulla parete toracica non ha mai lamentato problemi, invece il secondo paziente ha sempre lamentato dolore in entrambi i punti di posizionamento della camera.

    Conclusioni: Per il comfort del paziente la parete toracica è probabilmente il sito migliore per il posizionamento della camera del STIV quando il catetere viene introdotto attraverso la vena safena. Studi con grandi numeri sono necessari per la verifica della nostra ipotesi.

    English version: Background: When venous system of superior vena cava is not useful or when chest wall is not utilizable to place a reservoir, saphenous vein can be utilized for totally implantable venous access device (TIVAD) placement. Aim of this work is to establish the best location of the reservoir for the function and the comfort of the patient.

    Patients and methods: All the patients submitted to TIVAD placement from January 1995 to October 2004 at the Department of Surgical Science, Organs Transplantantions and Advanced Technologies of University of Catania have been considered to the present study. Age, sex, kind of disease, surgical procedure, early and late complications, function of the system and comfort to the patients in relation to the different site of reservoir placement have been studied.

    Results: 447 TIVAD have been implanted in 258 males and 189 females aged from 31 to 79 years in the period considered for the study. Solid tumors represent the majority of the indications and all the TIVAD have been implanted by surgical cutdown to avoid all the early complications related to the percutaneous approach. Two patients received their TIVAD using saphenous vein by surgical cutdown, and no early complications have been recorded. The reservoirs have been placed respectively: in the chest wall in the first patient; and in the anterior wall of the abdomen, close to the anterosuperior iliac crest, firstly and later in the anterolateral face of the thigh in the second one. The first patient had non complications instead the second one referred discomfort with both reservoir locations.

    Conclusions: For the comfort of the patient related to the reservoir position in case of saphenous vein utilization chest wall should represent the best studies are required to validate the appropriate reservoir location.

  • KEY WORDS: Sistemi totalmente impiantabili venosi. Vena safena - Comfort clinico. Totally implantable venous access devices. Safenous vein - Clinical comfort.