VOLUME 32 - NUMBER 1-2 - 2011

Carcinoma duttale infiltrante della mammella dopo radioterapia e chemioterapia per linfoma non Hodgkin in una giovane donna. Case report


  • Onesti M.G., Mazzocchi M., Di Ronza S., Martano A., Scuderi N.
  • Clinical practice, 37-40
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  • Versione Italiana: I linfomi furono tra i primi tumori dimostratasi curabili dalla sola radioterapia o dalla combinazione di chemioterapia e radioterapia, ma l’aumentato rischio di neoplasie secondarie nei sopravvissuti sembra essere il prezzo del successo di questi trattamenti. In particolare, il carcinoma mammario è la neoplasia di più frequente riscontro. In letteratura sono riportate numerose segnalazioni di neoplasie insorte in soggetti affetti da linfoma di Hodgkin, ma poco è riportato su neoplasie insorte in soggetti affetti da linfoma non Hodgkin. Per la particolarità della patologia e le difficoltà incontrate nella diagnosi, vogliamo riportare il caso di un carcinoma duttale infiltrante della mammaella insorto in una giovane donna già trattata per linfoma non Hodgkin insorto in età pediatrica. Le donne sopravvissute a linfomi comparsi in età pediatrica hanno un rischio maggiore di sviluppare un tumore mammario se comparato a quello della restante popolazione e sono ad alto rischio di lesioni bilaterali. Molti studi hanno dimostrato che il rischio di sviluppare un carcinoma mammario secondariamente a trattamento radioterapico per linfoma di Hodgkin inizia a crescere tra 5 e 9 anni, aumentando drammaticamente dopo 15-19 anni dal completamento della radioterapia. I programmi di screening dovrebbero iniziare più precocemente nelle donne già affette da linfoma e dovrebbero includere l’ autopalpazione ogni mese, iniziando dalla pubertà, un esame clinico ogni 6 mesi, un esame ecografico ogni anno e un esame mammografico ogni 2-3 anni. Nelle pazienti ad alto rischio è consigliato un riscontro istologico in caso di lesioni sospette.

    English version: Lymphoma was one of the first cancers curable by radiotherapy and/or chemotherapy. However the increased risk of second malignancies in lymphoma survivors appeared to be the price of success of modern treatment modalities. In particular, breast cancer has been a major concern among women irradiated for lymphoma at a young age. There are several reports of breast cancer after Hodgkin’s lymphoma, but few after non-Hodgkin’s lymphoma. Owing to the particularity of this condition and the difficulties in its diagnosis and treatment, we wish to report the case of ductal infiltrant carcinoma of the breast in a young woman survived to a non-Hodgkin’s lymphoma. Women who are survivors of pediatric lymphoma have a significantly increased risk of subsequent breast cancer compared with the general population and are at a high risk of developing bilateral disease within a short interval. Several studies have shown that the relative risk for secondary breast cancer becomes significantly increased between 5 and 9 years and rises dramatically between 15 and 19 years after lymphoma treatment. Screening programs to detect breast cancer should be initiated early after Hodgkin's and non-Hodgkin's lymphomas. Screening have to include breast self examinations every month, clinical breast examinations every 6 months, and mammography every 2–3 years. The patients should start breast self-examination at puberty. In these high-risk patients, “aggressive” biopsy is appropriate for suspicious lesions.

  • KEY WORDS: Linfoma non Hodgkin - Tumore mammario - Radioterapia - Chemioterapia. Non-Hodgkin’s lymphoma - Breast cancer - Radiotherapy - Chemotherapy.