VOLUME 31 - NUMBER 3 - 2010

Malattia di Crohn: tourbillon tuttora di teorie etiopatogenetiche e strategie terapeutiche. Alcune implicanze in urologia


  • Alberti C.
  • Il punto, 124-133
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  • Versione Italiana: A fronte degli sforzi scientifici da più di settant'anni, non si è tuttora acquisita alcuna certezza circa l'etiopatogenesi della malattia di Crohn (MC), dovendo essere ancora risolta la conflittualità tra contrastanti ipotesi sui fattori causali e meccanismi patogenetici. Secondo alcuni autori, la malattia sembra causata da congenita impervietà dei collettori linfatici mesenterici, atta a determinare un efflusso di linfa nella parete del segmento intestinale tributario, con conseguente sviluppo di linfangite linfocitica e flogosi transmurale. In considerazione di questa concezione etiopatogenetica, il trattamento chirurgico si impone con tempestività e deve consistere in una resezione intestinale segmentaria di ampiezza correlata all'area di coinvolgimento intestinale da parte dell'alterato drenaggio linfatico (ileo, ileo più colon destro, ileo più colon destro e sinistro). Altre teorie patogenetiche della MC fanno riferimento, invece, a meccanismi immuno-mediati, per cui la patologia verrebbe identificata con una abnorme risposta immuno-infiammatoria della parete intestinale ad uno o più antigeni di natura indefinita, in soggetti geneticamente predisposti (retroterra genetico). Mentre è opinione diffusa che le lesioni della MC siano innescate a seguito di una abnorme regolazione del sistema immune adattativo-acquisito, studi attuali fanno formulare l'ipotesi di una loro induzione da parte di un difetto di risposta del sistema immune innato. Il profilo immune adattativo della MC è polarizzato sul tipo T-helper-1 (Th1), con incremento di produzione di TNF-a, IL-12, Interferon-g ed altre specifiche citochine. Nell'ambito dell'imaging diagnostico, le risultanze MR nonché quelle della scintigrafia con leucociti autologhi marcati con 99mTc o 111In o della PET con 18FDG, correlano strettamente con i reperti della fase “attiva” infiammatoria parieto-intestinale, contribuendo a differenziare questa condizione dalla fibrosi consolidata. La classificazione di Montreal della malattia infiammatoria intestinale (2005) offre un utile supporto per la descrizione del fenotipo della MC e l'identificazione dei diversi marker sierologici e genetici predittivi dell'evoluzione della malattia. Complicazioni urologiche, quali calcolosi renale, uropatia ostruttiva, fistolizzazione entero-vescicale, nefropatie, sono rilevate con una certa frequenza. In riferimento alle teorie patogenetiche correlate ad alterazioni del sistema immune, la terapia prioritaria si basa su strategie mediche. Nell'ultima decade, parecchie citochine infiammatorie (TNF-a, IL-12, IL-1, ecc.) sono state assunte come bersaglio terapeutico, segnatamente per soggetti con malattia fistolizzante o/e refrattaria al trattamento corticosteroideo-immunomodulatore, ottenendo un blocco citochimico mediante anticorpi monoclonali. Sul piano clinico, è opportuno raggiungere una migliore definizione dell'etiopatogenesi della MC e delle fasi evolutive correlate al singolo caso, al fine di adottare selettive terapie farmacologiche, evitare trattamenti chirurgici inappropriati e prevenire le recidive.

    English version: Despite of scientific efforts over seven decades, the etiopathogenesis of Crohn's disease (CD) remains still unknown. Some conflicting hypotheses are to be settled about etiologic factors as well as on pathogenetic mechanisms. According to some authors, the disease appears to be caused by a congenital lack of patency of mesenteric lymphatic collectors giving rise to lymph-seepage in the corresponding bowel segment with following development of lymphocytic lymphangitis and transparietal phlogosis. Considering this etiopathogenetic philosophy, the surgical therapy has to be performed prompty and has to take the form of segmentary intestinal resection, depending on disease-related intestinal involvement (ileum, ileum plus right colon, ileum plus right and left colon). Other proposed pathogenetic hypotheses for CD refer, instead, to immune-mediated mechanisms, leading to identify this pathology with an abnormal immune inflammatory response in the intestinal wall to one or more undefined antigens, in genetically predisposed person (genetic background). Whereas the prevalent viewpoint is that CD lesions are induced by a dysregulated adaptive-acquired immune system, current studies lead to form the hypothesis that the disease might be initiated by a defective innate immune response. The CD acquired immune profile focuses on T-helper-l (Th1) type, with increasing production of TNF-a, IL-12, Interferon-g and other specific cytokines. In the field of diagnostic imaging, MR findings, 99mTc or 111In labelled autologous leucocyte scintigraphy or 18FDG/PET images strongly correlate with “active” phase of inflammation and contribute to differentiate this condition from established intestinal wall fibrosis, The Montreal classification of inflammatory bowel disease (2005) provides a useful framework for describing CD phenotype and for identifying different serological and genetic markers that may predict the disease course. Urological complications such as renal stones, obstructive uropathy, entero-vescical fistulas, kidney parenchymal disease, are not uncommon. According to immune-mediated pathogenesis-related theories, the basic therapy consist of medical strategies. In the last decades many inflammatory cytokines (TNF-a, IL-12, IL-1, etc.) have been targeted for therapy, particularly in patients with steroid-immunomodulator refractory or fistulizing disease, by achieving a cytokine blockade with monoclonal antibodies. Even regulatory antinflammatory cytokines, such as IL-10 and IL-11, are undergoing trials. In the clinical ground, a better assessment of etiopathogenesis of CD and of the individual case-related evolutive phase, is likely to warrant the selective drug therapies, the avoidance of untimely surgery and the prophylaxis of recurrences.

  • KEY WORDS: Intestino - Vescica - Uropatia ostruttiva - Chirurgia - Urologia. Bowel - Bladder - Obstructive uropathy - Surgery - Urology.