VOLUME 28 - NUMBER 6-7 - 2007

Ruolo della chirurgia endovascolare nelle rotture aortiche del politraumatizzato con lesioni polidistrettuali di pertinenza chirurgica


  • De Santis F., Di Cintio V., Napoleone M., Morettini G., Colonna M., Mancuso M., Bruni A., Chaves B. C.M.
  • Articolo Originale, 243-250
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  • Versione Italiana: Nel politraumatizzato con gravi lesioni polidistrettuali di interesse chirurgico il trattamento endovascolare (TEV) della rottura post-traumatica dell'aorta toracica (RPAT) rappresenta oggi una valida alternativa terapeutica al trattamento chirurgico convenzionale. Nella nostra esperienza (ottobre 2001-novembre 2004) abbiamo osservato 5 casi di RPAT (3 rotture istmiche, 2 rotture aorta toracica discendente) in gravi politraumatizzati, tutti di sesso maschile, di età compresa fra i 23 ed i 42 anni (media 32,4), trattate con successo con TEV. Il Glasgow Coma Score (GCS) era compreso fra 5 e 13. Tutti i pazienti sono stati sottoposti, dopo adeguata stabilizzazione del quadro clinico-emodinamico, ad angio-TC total body al fine di valutare la lesione aortica ed identificare le altre lesioni associate. In 4 casi erano coinvolti più distretti corporei di pertinenza chirurgica (3 casi: trauma osseo, addominale e neurochirurgico; 1 caso: trauma osseo, addominale, neurochirurgico e toracico). Il TEV è stato eseguito sempre in sala operatoria previa arteriografia digitale. La durata media della procedura angio-radiologica è stata di 105 minuti (range 80 - 125). Non si è verificata nessuna complicanza né immediata né a distanza (follow-up = medio 24 mesi; range 12-36). In conclusione il TEV delle RPAT offre in pazienti "critici" una valida opzione terapeutica alla chirurgia tradizionale in grado di stabilizzare il quadro clinico e trattare successivamente "in sicurezza" le altre gravi lesioni chirurgiche associate.

    English version: The endovascular treatment (ET) of traumatic rupture of the thoracic aorta (TRTA) may represent, particularly in patients with severe multisystemic post-traumatic surgical lesions, an alternative approach to traditional surgery. We observed (October 2001- November 2004) 5 male patients (age: range 23-42 years - average 32,4) affected by TRTA (3 isthmic aortic ruptures - 2 distal descending thoracic aorta ruptures), all successfully treated with an endovascular approach. The Glasgow Coma Score (GCS) ranged between 5 and 13. After performing resuscitation manoeuvres, all patients were investigated with total body CT scans in order to evaluate the thoracic aorta and to identify associated visceral lesions. In 4 cases were evident associated visceral lesions (3 cases: bone, abdominal and neurosurgical trauma - 1 case: bone, abdominal, neurosurgical and thoracic trauma). All the procedures were performed in the operative room using DSA (Digital Subtraction Angiography). The mean operating time was 105 minutes (range 80 - 125). We didn?t observed early and late complications (follow-up: average 24 months, range 12-36). In conclusion the ET of TRTA represents in ?critical? patients with severe polytrauma an alternative approach to traditional surgery in order to 'stabilizing' the cardiovascular clinical parameters and to treating 'safety' the other associated surgical lesions.

  • KEY WORDS: Politrauma - Rottura post-traumatica aorta toracica - Trattamento endovascolare. Polytrauma - Thoracic aorta post-traumatic rupture - Endovascular treatment.