VOLUME 28 - NUMBER 10 - 2007

L'utilità della colonscopia nel follow-up dei pazienti operati per cancro del colon-retto. Analisi retrospettiva e revisione della letteratura


  • Romano G., Cocchiara G., Maniaci S., Buscemi G., Calderone F., Gioè F.P., Romano M.
  • Metodi, tecniche, farmaci, 399-402
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  • Versione Italiana: Per migliorare la sopravvivenza dopo intervento chirurgico di resezione colica o di resezione anteriore del retto per neoplasia, è necessario seguire questi pazienti per valutare l'eventuale comparsa di recidive locali o di tumori metacroni. Dall'ottobre 2002 al gennaio 2006, di 864 pazienti sottoposti a pancoloscopia, 68 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico curativo per adenocarcinoma colorettale. Si trattava di 36 uomini e 32 donne con età media di 63 anni. In 19 veniva eseguita una emicolectomia sinistra, in 28 una resezione anteriore del retto, in 18 una emicolectomia destra e in 3 una resezione del trasverso. I pazienti sono stati inseriti in un programma di sorveglianza endoscopica: annualmente per i primi 2 anni e, se l'esame strumentale era negativo, dopo ulteriori 3 e 5 anni. In due dei 68 pazienti osservati è stata riscontrata una lesione sospetta per recidiva di adenocarcinoma che in entrambi i casi, all'esame istologico, risultava essere invece un granuloma. Sono stati diagnosticati, inoltre, 3 polipi adenomatosi del colon destro, 2 del colon trasverso (uno villoso e uno tubulare), 5 del colon discendente (3 tubulari e due villosi) e uno tubulo-villoso del retto. Non sono state osservate neoplasie metacrone. Dai dati della nostra casistica si evince che, nonostante non siano state osservate recidive locali o neoplasie metacrone, il riscontro di 11 nuovi polipi nei 68 pazienti studiati suggerisce che nei pazienti operati per neoplasia colorettale l?impiego della colonscopia è il "gold standard" per una diagnosi di nuovi polipi oltre che di recidive.

    English version: To improve survival rate after colon or rectum resection for cancer patients should be strictly followed up in order to identify possible local disease relapse or metachronous neoplasia. From October 2002 to January 2006, 864 patients had undergone colonoscopy and 68 were treated surgically for colorectal adenocarcinoma. Of these, 36 were men and 32 women, with a mean age of 63 years. Nineteen of the patients underwent a left colectomy, 28 an anterior resection, 18 a right colectomy and 3 a resection of the transverse colon. For all these patients follow-up program include a colonoscopy performed annualy for the first two years, and subsequently, if the results were negative, after a further three and then five years. Out of 68 patients, 2 showed suspect anastomotic recurrence, which proved to be granulomas at the histological examination. In addition, in 11 cases, there were 3 right colon adenomatous polyps, 2 transverse colon polyps (one villous and the other tubular), 5 descending colon polyps (three tubular and two villous) and 1 tubulo-villous polyp of the rectum. No metachronous neoplasias were observed. An examination of the data resulting from our own 68 cases shows that, in spite of the fact that no local disease relapse or metachronous neoplasia was observed, the identification of 11 polyps would suggest that the use of colonoscopy in such patiens might be the gold standard for early diagnosis of recurrences and new polyps.

  • KEY WORDS: Cancro colon-retto - Chirurgia - Colonscopia - Follow-up. Colorectal cancer - Surgery - Colonoscopy - Follow-up.