Versione Italiana:
Abbiamo rivisto la nostra esperienza su 291 pazienti consecutivi di età superiore ai 65 anni, operati per addome acuto dal 2003 al 2007 presso l’Ospedale “Santo Spirito” di Casale Monferrato, un ospedale periferico del Piemonte. L’età media era di 78 anni e il rapporto maschi/femmine di 149/142. Un totale di 126 pazienti (43%) aveva una o più patologie associate. Le cause più comuni di intervento urgente sono state l’occlusione (45%), la perforazione di viscere cavo (18%) e l’ernia strozzata (18%). 234 pazienti (80%) hanno avuto un decorso libero da complicanze maggiori. I rimanenti 57 (20%) hanno sviluppato almeno una complicanza maggiore (inclusa la morte). I decessi postoperatori a 30 giorni sono stati 33 (11%). Le complicanze maggiori non letali sono state 24 (8%). Le complicanze più comuni sono state quelle cardiorespiratorie. Le complicanze settiche sono state 15. I reinterventi per complicanze chirurgiche sono stati 5. L’infarto intestinale e la peritonite secondaria sono state le cause più importanti di decesso (rispettivamente 42 e 17% della mortalità). Abbiamo inoltre riportato una mortalità elevata fra i pazienti con carcinosi peritoneale (24%). La chirurgia in urgenza è stata relativamente sicura per i rimanenti gruppi di pazienti, con una mortalità complessiva del 5.3%.
In conclusione riteniamo che l’addome acuto sia ancora una causa apprezzabilmente frequente di morte fra gli anziani. Sono perciò richiesti un alto livello di vigilanza ed una precoce attenzione. Tuttavia, escludendo alcune gravi condizioni, i risultati complessivi della chirurgia addominale in urgenza sono soddisfacenti nella maggior parte dei pazienti anziani. Alla luce dell’attuale vivace dibattito sul ruolo degli ospedali periferici nel Sistema di Assistenza Sanitaria, ci sentiamo di poter affermare che il trattamento dell’addome acuto nell’anziano è sicuro e fattibile in questi ospedali, e che questi giocano un ruolo determinante nel trattamento dei pazienti anziani, specialmente in emergenza.
English version:
We reviewed our experience on 291 consecutive patients aged over 65 years who were operated on for acute abdomen during the period 2003-2007 at “Santo Spirito” Hospital of Casale Monferrato, a peripheral hospital in the Piedmont region. The mean age of the patients was 78 years and the male/female ratio was 149/142. A total of 126 patients (43%) had one or more associated disease. The most common causes for an emergency operation were mechanical bowel obstruction (45%), hollow viscus perforation (18%) and strangulated hernia (18%). 234 patients (80%) recovered and were free from major complications. The remaining 57 (20%) developed at least one major complication (including death). The 30-days postoperative deaths were 33 (11%). Nonlethal major complications were 24 (8%).
The commonest complications were cardio-respiratory. Septic complications were 15. Total reoperations for surgical complications were 5. Mesenteric ischaemia and secondary peritonitis were the most important causes of fatal outcome (respectively 42 and 17% of mortality). We also reported high mortality among patients with peritoneal carcinomatosis (24%). Emergency surgery was relatively safe for the remaining groups of patients, with a complexive mortality ratio of 5.3%. We conclude that “acute abdomen” is still an appreciably frequent cause of death in the older age group. A high level of vigilance and early attention is therefore advocated. Anyway, excluding some severe conditions, the overall success of surgical interventions for abdominal emergency is satisfactory in the majority of older people. About the debated role of peripheral hospitals in the health care system, we conclude that the surgical treatment of the acute abdomen in the elderly is safe and feasible in the peripheral hospitals, and that these hospitals play a determining role in the management of old patients, expecially in emergency.
