VOLUME 30 - NUMBER 3 - 2009

Misunderstood cardiac involvement with heart impairment in traumatic sternal fracture: an enzimatic-guided evaluation


  • Monaco M., Mondello B., Monaco F., Vasta I., Perrone O., Micali V., Barone M.
  • Metodi, tecniche, farmaci, 117-120
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  • Versione Italiana: Obiettivo. Le fratture sternali isolate sono osservabili con relativa frequenza nei traumi della strada, soprattutto dopo l’introduzione delle leggi sulla sicurezza stradale. Lo studio intende valutare, attraverso il dosaggio dei parametri di laboratorio, l’incidenza e le sequele del coinvolgimento miocardico e pericardico nel trauma sternale.

    Pazienti e metodi. Nel periodo compreso fra giugno 1997 e marzo 2007 sono stati ricoverati, presso la nostra Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica, 50 pazienti con fratture sternali post-traumatiche. I pazienti (28 maschi e 22 femmine, con fratture sternali composte e scomposte) sono stati sottoposti ad esame radiografico convenzionale e a TC del torace, ad elettrocardiogramma e ad ecocardiografia. Si è ritenuta necessaria l’ospedalizzazione per eseguire il monitoraggio cardiorespiratorio e attuare una terapia analgesica e un supporto fisioterapico adeguati. Un’eventuale ossigenoterapia è stata effettuata allo scopo di ottenere una saturazione di ossigeno pari a circa il 96%. Ulteriori indagini sono state eseguite ove clinicamente indicate.

    Risultati. I nostri dati, in accordo con la letteratura, mostrano che i traumi sternali devono essere accuratamente valutati attraverso il monitoraggio dei parametri vitali. Nella nostra serie non abbiamo riportato mortalità né complicanze. La relazione interparametrica tra i valori di laboratorio e il grado di coinvolgimento cardiaco non è stata statisticamente significativa. Il prolungato livello di picco della CK-MB è risultato nella maggior parte dei pazienti correlabile al coinvolgimento cardiaco.

    Conclusioni. I nostri risultati suggeriscono che nelle fratture sternali post-traumatiche lo studio dell’attività enzimatica della CK-MB, la valutazione ecocardiografica e l’attento monitoraggio clinico nelle prime 96 ore dal trauma risultano di indispensabile ausilio.

    English version:

    Background. Isolated sternal fractures occur more and more frequently in traffic road accidents in particular after the introduction of the seat-belt law. This study sets out to assess by laboratory parameters the incidence and consequences of pericardial and myocardial involvement in sternal injury.

    Patients and methods: Between June 1997 and March 2007, 50 consecutive patients were admitted to our Thoracic Surgical Unit with acute traumatic sternal fractures. X-ray, CT scan, standard 12-lead electrocardiogram (ECG) and echocardiographic evaluation were obtained in all patients. (28 males, 22 females), with displaced and undisplaced fractures. The patients were hospitalised for cardiorespiratory monitoring, pain control and physiotherapy. Oxygen implementation was performed to obtain an arterial saturation above 96%. Supplementary investigations or therapeutic interventions were assessed if clinically indicated.

    Results. Our data, according to literature, show that sternal trauma must be careful evaluated by monitoring of vital parameters. In our collection we have no mortality with complex comorbidity. The interparametric relation between laboratory values and cardiac involvement was not significant anyway . The prolonged CK-MB peak level in a large number of patients is related with cardiac impairment.

    Conclusions. Our results suggest that in traumatic sternal fratures enzymatic activity of CK-MB, echocardiographic investigation and careful monitorizing for the first 96 hours are necessary. The cardiac compliance is inadequate in politraumatic patients and can lead to cardiac impairment.

  • KEY WORDS: Sternal fracture - Myocardial enzymes - Sternal osteosynthesis. Frattura sternale - Enzimi miocardio-specifici - Osteosintesi sternale